Era il 1997. Reggio Emilia, parco musicale antistante l’area concerto POMART degli U2. Un gruppo di 5 ragazzi torinesi attirò la mia attenzione. Quello che scoprii poi essere il dj Boosta, attirò la mia attenzione: un matto che ballava mentre suonava la tastiera. Sonorità nuove, diverse dal solito per essere un gruppo di ragazzi italiani che cantava proprie canzoni. Fu